La pandemia da COVID-19 ha cambiato in modo radicale il
mondo del lavoro. Ha avuto ripercussioni negative sulle donne che
programmavano una gravidanza o erano in attesa: da un lato è
aumentato il rischio di perdere il lavoro e di disporre quindi di
introiti inferiori, dall’altro si sono riscontrati problemi di accesso ai
servizi sanitari prenatali,postnatali e di sostegno all’allattamento.
Per sostenere le famiglie e realizzare condizioni compatibili con
l’allattamento nel contesto lavorativo post pandemico occorre che
tutti facciano la propria parte: i governi, il sistema sanitario, i datori
di lavoro e la comunità.
Le professioni sanitarie, consapevoli dell’importanza della tutela
sociale e del sostegno sul posto di lavoro, fanno il punto della
situazione e si pongono in ascolto di diverse voci nel contesto
lavorativo e nelle consuetudini genitoriali.
Comprendere la loro prospettiva e le loro esigenze è il primo passo
per ideare politiche e leggi adeguate, nonché per ottimizzare gli
interventi di advocacy e supporto.